Facendo seguito all’incontro sulla fattura elettronica tenutosi prima delle vacanze estive ed alla precedente Notizia Flash, evidenziamo la prima criticità operativa anche urgente per comunicare all’Agenzia delle Entrate il canale telematico su cui verranno ricevute le fatture dei fornitori SENZA DOVERLO COMUNICARE A CIASCUNO DI ESSI.
Quindi in questa notizia ci occupiamo di gestire i rapporti con i Vostri FORNITORI.
Come già illustrato, i modi di ricezione delle fatture elettroniche sono:
1) casella di posta elettronica PEC;
2) sistemi informatici “complessi” (web service o FTP) susseguenti all’indicazione di un codice destinatario (indirizzo telematico);
3) ricezione diretta sul sito “Fatture e corrispettivi” accessibile tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Teoricamente ciascuno può utilizzare uno dei tre metodi di ricezione, ma – in pratica deve valutare e scegliere il metodo più conveniente in base alle proprie esigenze ed ai propri volumi di documenti ricevuti.
Secondo il nostro personale giudizio, l’indirizzo PEC può essere utilizzato dai contribuenti con un limitatissimo numero di fatture ricevute (ipotizziamo 30-40 fatture fornitori annue) perché altrimenti occorrerebbe verificare costantemente lo spazio disponibile sulla propria casella di posta PEC, onde evitare la mancata ricezione della fattura elettronica e la conseguente “messa a disposizione” nell’area del sito dell’AdE denominata “fatture e corrispettivi”. Si ricorda che in quest’ultimo caso è onere di chi emette il documento avvisare il proprio cliente della disponibilità della fattura elettronica nella propria pagina autenticata sul sito “Fatture e corrispettivi”.
…………. continua
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